Riferimenti

«La Costituzione afferma i fondamenti del vivere insieme. La scuola non è solo leggere, scrivere, far di conto come si credeva una volta. La finalità più importante per me resta la formazione del bambino democratico, che noi dobbiamo realizzare pian piano, non attraverso vuote parole ma nella pratica di tutti i giorni, nel rispetto di cose e di persone»

Parlando di scuola con Mario Lodi in Carla Ida Salviati, Mario Lodi maestro (2011)

Andare a scuola

C’è speranza se questo accade al Vho  – 1963

«Quando li mando a casa Maria Grazia torna in classe e mi dice:

-Io sono contenta di venire a scuola- e fugge.

-Anch’io. A domani! Le grido dietro, ma lei è già volata via»

Il bambino al centro

  • C'è speranza se questo accade al Vho - 1963

    «Un buon programma scolastico deve tenere conto non di un sapere nozionistico da ripartire, ma di ciò che è il bambino e di ciò che vede e capisce e ama. Andare in profondità, insomma, verso la qualità della conoscenza, non in estensione verso una quantità di briciole»

  • Guida al mestiere di maestro - 1982

    «Si parte da tutto quello che i bambini sanno e che in sei anni di storia hanno prodotto e imparato. Il maestro deve ascoltarli mentre parlano, annotare i fatti più significativi e talvolta strani. La tecnica della conversazione è fondamentale per dare ai bambini lo strumento linguistico della conversazione»

  • Cipì - 1972

    «M’apparve allora come semplice, vera e bella era la storia di Cipì, che è in sostanza la storia dei bambini e dell’uomo, la storia delle tribolazioni di chi entra nelle vicende con fermezza di carattere, col senso del giusto e dell’ingiusto»

Costituzione

  • Il maestro in La mia professione, a cura di Corrado Stajano - 1986

    «Dare spazio e voce ai bambini, popolo del domani che oggi si forma in libertà e pace perché nel futuro difenda la libertà e costruisca una società pacifica»

  • Impariamo a vivere insieme, “La Vita Scolastica” - 2009

    «Vivere insieme non è facile. Richiede l’esercizio quotidiano del rispetto di regole che rendono possibile l’uso della libertà. Nasce da qui, dalla comprensione e accettazione delle regole»

  • Costituzione. Riscritta per i bambini, per i giovani…per tutti - 2008

    La Legge degli italiani si chiama Costituzione. È la nostra bussola che ci indica come i valori della libertà, della giustizia e della pace si possono realizzare

Gioco

La scuola e i diritti del bambino – 1983

«E i bambini diventano adulti senza esperienze ludiche continuative, creative e sociali»

 

«Ha diritto a mantenere la sua interezza fondata su tre dimensioni che la moderna società tende in ogni campo a separare al fine di “specializzare”: l’homo ludens, l’homo faber, l’homo sapiens»

Lingua e Linguaggi

  • Guida al mestiere di maestro - 1982

    «Tutti i linguaggi hanno pari dignità: bisogna imparare a usare quelli giusti nei momenti giusti e farsi capire meglio. Bisogna crescere senza perdere né la testa, né le mani, né le gambe»

  • La busta rossa - 1997

    «Pedalo e penso all’abisso che c’è tra il nostro mondo di adulti e il loro, a cominciare dal linguaggio. Il primo giorno mi son messo a parlare normalmente ma loro non mi capivano bene. Così o scoperto che la prima cosa che un maestro deve imparare è fare l’interprete, calarsi cioè nella lingua dei bambini»

  • Ciao, teatro - 1982

    «La finzione è alla base di ogni gioco. Il teatro è un gioco che allarga i suoi confini alla società. La finzione, nello spettacolo, è duplice, chi assiste si identifica negli attori che fingono giocando nei loro ruoli; gli attori imitano la società che nel loro gioco si riflette»

Il maestro in La mia professione, a cura di Corrado Stajano – 1986

«Un giorno un bambino porta a scuola dei cartocci con dentro polveri colorate avanzate ai muratori che avevano dipinto una casa. I colori sono vivi, forti, e i bambini esprimono il desiderio di usarli anche loro, con i pennelli. Vogliono disegnare e aspettano da me il disegno da copiare. Ma io dico che non disegnerò più modelli da copiare. Sembrano disorientati. Ma Attilio ha un’idea: “Posso disegnare il mio papà nella stalla che munge la mucca?»

Maestri che imparano dai Maestri

C’è speranza se questo accade al Vho – 1963

«Sono tornato da San Marino dove ho partecipato al Congresso di Cooperazione Educativa. Vi ho incontrato colleghi che, decisi a rompere con gli schemi della scuola autoritaria e passiva, vivono i nostri stessi problemi e li avviano a soluzione nello scambio continuo di notizie, esperienze, conferme, in uno spirito di umana, affettuosa apertura e fiduciosa solidarietà»

Manuali

La scuola e i diritti del bambino – 1983

«Basta uno sguardo a certi manuali per capire come essi sono compilati senza tener nessun conto dei tempi e dei modi dell’apprendere dei bambini»

«La geografia presenta le regioni, chissà perché, sempre dal Nord al Sud (mai trovato un libro che parta dalla Sicilia e arrivi alla Valle d’Aosta) in una rigidità sclerotica che rivela povertà di dati statistici, assenza di testimonianze e notizie proprie della regione, come se la gente non esistesse»

Scienze

Il bambino e la scuola: incontro o scontro? – 1994

Relazione introduttiva omonimo convegno

«Come lo scienziato il bambino osserva, ipotizza, verifica e alla fine accetta come “verità provvisoria” ciò che è dimostrato nell’esperimento. Ma non si ferma, perché l’uomo scienziato è sempre in tensione di ricerca verso ciò che non conosce»

La scuola e i diritti del bambino – 1983

«Conoscono di fatto (se non di nome) le principali leggi del mondo fisico, che hanno scoperto giocando, toccando, cadendo, in quella avventurosa esperienza che è l’infanzia»

La scrittura collettiva

C’è speranza se questo accade al Vho – 1963

«Il testo libero ha precedenza su tutto. Ogni giorno avviene la scelta: gli autori leggono ai compagni il proprio e si procede alla votazione. Quelli che ottengono la maggioranza passano alla ‘messa a punto’ collettiva, esercizio di grammatica viva e spesso vivace…talora si verificano animate discussioni per convincere l’autore a usare parole appropriate e più efficaci»

Gli spazi della didattica

Guida al mestiere di maestro – 1982

«L’aula è un posto dove si lavora, le sue pareti sono le sedi della memoria del gruppo. Vi sono laboratori (con tavole e sedie spostabili) per far lavorare anche le mani e muovere il corpo»

Valutare

C’è speranza se questo accade al Vho – 1963

«Io odio la pagella, forse perché mi sento assolutamente incapace di giudicare un bambino con una semplice cifra. Ho provato a sforzarmi, ma invano. Il bambino lo vedo nei mille complessi atteggiamenti, dinamico, rumoroso, pensoso, vivo; ma da questi atteggiamenti una cifra, anche approssimativa, non viene: potrebbe venire una musica o un colore, un numero assolutamente no»

Credits

 

A cura di C. I. Salviati, P.Giorgi

Immagini e fotografie per gentile concessione dell’Archivio Mario Lodi, “Casa delle Arti e del Gioco – Mario Lodi” (Copyright)

Archivio Storico Indire, Fondo fotografico